Con il nome di onice si indicano due tipi di rocce completamente differenti: l'onice silicea normalmente di colore nero striata di bianco con composizione SiO2 . n H2O, e l'onice calcarea, detta anche onice alabastrite, onice etoca o onice egiziana che è composta da CaCO3, è di colore bruno quella di Montaione o verde chiaro quella del Pakistan.
L’onice silicea Mineralogicamente è una varietà di calcedonio, ossia quarzo in masse compatte microcristalline, di colore opaco o semi-opaco, uniforme, che copre le tonalità rosso-bruno e l'intera gamma di grigi fino al nero. Come tutte le varietà di quarzo è molto duro.
L'onice calcareo è il marmor alabastrum dei Latini; fu così detto per il suo aspetto somigliante all'unghia, alle sue macchie e alla sua lunetta.
Sostanzialmente le parole alabastro ed onice erano usate promiscuamente come confusa era anche la classificazione dei marmi basata sul colore predominante e solo in tempi recenti è avvenuta la classificazione in base alla composizione chimica.
Per la presenza di concrezioni di frammenti di roccia, assume un aspetto particolare con una struttura variabile fibroso-compatta, fibroso-raggiata, fibroso-parallela e zonato-concentrica.
Ha la caratteristica di essere traslucido e con zonature variegate, da millimetriche a centimetriche, più sovente nella tonalità del marrone che donano a questo marmo un aspetto variopinto e diafano.